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Doveva resistere 18 minuti, ma niente, ce ne sono stati 23. Troppi

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Doveva resistere 18 minuti, quelli che restavano da giocare dopo l'infortunio a Ndicka e la conseguente sospensione. Ma niente, ce ne sono stati 23, troppi. L'Udinese non ce la fa nemmeno stavolta e si fa nuovamente beffare nei minuti di recupero. Più che una malattia, sembra ormai una maledizione, dalla quale solo un esperto esorcista può riuscire a liberare i bianconeri e i suoi tifosi. Surreale, incredibile, diabolico. "Pensavo che in venti minuti i giocatori tenessero più alta l'attenzione" ha detto Cannavaro a fine partita", beh difficile se il tuo predecessore non è stato in grado di lavorarci prima. Sono passati solo 4 giorni dalla sconfitta di Verona e perdere ancora allo stesso modo è pazzesco. Calcio d'angolo, difensori fermi, gol dell'avversario. Ancora una volta gli errori individuali sono stati determinanti, Ferreira ha regalato un calcio d'angolo dal quale ne è nato uno successivo che ha portato al gol giallorosso. Ma i romanisti pot

Mille e quattrocentouno cuori bianconeri traditi

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Erano tanti quelli presenti sugli spalti dello stadio Bentegodi di Verona e tutti con la speranza di veder l'Udinese allontanare lo spettro della retrocessione. Invece ancora una volta i tifosi bianconeri sono stati traditi e offesi dall'ennesima prestazione indecente, della squadra e dell'allenatore Cioffi, protetto e sostenuto inspiegabilmente per troppo tempo da Gino Pozzo, il primo vero grande traditore. L'ha persa ancora una volta il saputello di Firenze, con la sua ormai stra nota incapacità di gestire i cambi. Seppur è vero che Lucca non ha disputato una gran partita, quantomeno sulle palle inattive a sfavore, la sua presenza in area era fondamentale e non si capisce perchè Cioffi lo abbia sostituito al 92', dando oltretutto 30 secondi in più di recupero al Verona, per inserire quello svogliato di Success, che di certo non aveva la testa pronta e concentrata per marcare Coppola, colui che ha realizzato il gol vittoria per il Verona. La speranza ora è che vera

E dopo la capolista, per l'Udinese ecco la Roma, squadra del momento. Non ci voleva!

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La situazione in casa Udinese è già abbastanza preoccupante, vista la classifica, il possibile contraccolpo psicologico dopo la sconfitta nel finale contro l'Inter e gli infortuni di Thauvin e Lovric e come se non bastasse, ecco all'orizzonte la Roma rigenerata da Daniele De Rossi, dopo l'esonero di Mourinho. I giallorossi sono la peggior squadra da incontrare in questo periodo, arriva da due super vittorie, quella contro la Lazio nel derby di domenica scorsa e quella contro il Milan a San Siro giovedì in Europa League. Il lavoro più grande fatto dall'ex centrocampista romano sulla squadra è stato a livello mentale e dell'atteggiamento, portandola ad essere sempre sul pezzo ad ogni partita, senza lasciare spazio a distrazioni e disattenzione come qualche volta capitava con lo Special One. Sarà un'altra partita di sofferenza per l'Udinese e i suoi tifosi e anche se la Roma non ha l'intensità e la qualità dell'Inter, chi dovrà fare i conti con se stess

La sconfitta con l'Inter? Nessun dolore, c'era da aspettarselo. Preoccupante

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Recriminare? Per cosa? L'Inter è stata superiore per tutti i 97 minuti giocati. Il gol subito dall'Udinese al 95esimo è un particolare che non può condizionare nè il giudizio finale nè tanto meno il risultato finale, l'Inter poteva segnare molto prima, le occasioni le ha avute, la pressione è stata costante, si trattava solo di aspettare...fino al recupero. I bianconeri hanno provato a metterci volontà e cuore, quello che non hanno messo nelle partite che "dovevano vincere", quelle che contavano veramente per la classifica. Da questa sconfitta c'è solo un insegnamento da prendere, si gioca per vincere sempre, senza paura fino a quando l'arbitro non fischia la fine. E non come ha fatto spesso l'Udinese, specialmente nelle ultime partite, specialmente in casa, che si accontenta, che non ci prova fino alla fine. Adesso i punti lasciati alle spalle pesano come un macigno e non ci si può più permettere di perderne altri, anche se la sensazione è sempre più

L'Udinese non va oltre il pari con il Sassuolo. Anche perchè di più non sa fare

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Anche alla vigilia di questa partita si è sentito dire che l'Udinese non ha nulla a che fare con la classifica attuale, che i mezzi tecnici e i giocatori ci sono, che la posizione dovrebbe essere ben altra. Poi giochi contro il Sassuolo e ancora una volta ti rendi conto che invece quella attuale è proprio la classifica giusta per l'Udinese. Più volte è stata sottolineata la difficoltà tecnica e tattica della squadra e l'arrivo di Cioffi non ha certo portato miglioramenti sotto questo punto di vista, anzi. Squadra lenta e senza gioco che ad oggi può contare su due o tre elementi, sperando reggano fino a fine campionato. Con il Sassuolo l'Udinese ha perso l'occasione di staccare ulteriormente gli emiliani e il Frosinone, terzultimo. Ma solo una squadra vera e di qualità avrebbe potuto vincere questa partita. Eppure le occasioni le ha avute, specialmente nel primo tempo, con Lovric per ben due volte protagonista, una anche ad inizio ripresa, ma come spesso già capitato

Allo stadio Friuli? Solo delusioni

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Tifosi costretti ad abbandonare la curva per una squadra che in casa non vince quasi mai, che da anni si salva per il rotto della cuffia e che ora sente addirittura pressione quando gioca in casa, per un allenatore che non vuole più nessuno. Questo il risultato della gestione Gino Pozzo. Ma l'atmosfera della partita viene rovinata ancor prima che cominci. Decibel delle casse insopportabili, speaker di conseguenza insopportabile, lettura della formazione ospite pressoché inesistente, non si capisce chi gioca contro talmente è letta velocemente e a bassa voce. Probabilmente anti sportivo ed offensivo per la squadra avversaria. Il nome del giocatore dell'Udinese che ha segnato, ripetuto mille volte, tanto quasi da infastidire a volte, in un momento che invece dovrebbe essere di gioia e goduria. Poi ci si mette la squadra. In questo campionato si è veramente toccato il fondo, una sola vittoria tra le mura amiche, prestazioni imbarazzanti, una posizione in classifica vicina alla ret

Udinese Academy in curva sud. Fatelo anche con Milan, Inter, Juve e Napoli

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  In occasione di Udinese-Torino, è stato proposto l'Udinese Academy day, come contro l'Atalanta. Un settore della curva sud è stato occupato dai ragazzi delle società affiliate all'Udinese, con tanto di coreografia e bandierone. Anche in altre occasioni l'Udinese aveva creato degli eventi per portare i bambini allo stadio o i ragazzi delle scuole, ma solo in partite non di cartello. La speranza è che queste iniziative vengano proposte anche quando allo stadio Friuli arrivano le big, Milan, Inter, Juve e Napoli in modo da frenare in parte l'invasione dei loro tifosi, evitando così quelle tensioni che ogni volta si creano. Oppure è sempre il vil denaro a farla sempre da padrona? Si. Anche questa sarà una delle tante richieste che verranno inascoltate.  

La squadra precipita e Gino Pozzo si nasconde. Devi mettere la faccia!

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Non si vede mai e probabilmente fa bene, ai tifosi non piace e mai piacerà. Nessuno lo vuole ma purtroppo tocca tenercelo. Troppo facile comunque nascondersi dietro ad un carattere permaloso e poco socievole, ancor di più se non sei in grado di dare delle spiegazioni o giustificazioni per quanto sta accadendo all'Udinese. Troppo facile nascondersi, troppo facile caro Gino. Devi metterci la faccia e se necessario prenderti gli insulti o nel migliore dei casi le critiche. La tua squadra, la tua Udinese è un'accozzaglia di giocatori scarsi guidata da un sopravvalutato e indesiderato allenatore. La soluzione migliore sarebbe che ve ne andaste da Udine entrambi,ma a quanto pare non sembra possibile. Purtroppo. Il vaso è colmo, il tuo allenatore-motivatore Gabriele Cioffi non lo sopporta più nessuno, non lo vuole più nessuno e andrà sempre peggio se non prendi decisioni immediate sul suo conto. Sarebbe troppo bello se Cioffi lo facesse da solo e decidesse di dimettersi, ma non lo far

Uno spettacolo osceno. Cioffi dimettiti!

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Se Cioffi si ritiene un professionista serio, dovrebbe dare in seduta stante le dimissioni, perchè la sua storia a Udine è definitivamente terminata nell'attimo in cui parte dello stadio lo ha mandato a quel paese. Già i rapporti con una parte di tifoseria non erano idilliaci eppure ha continuato a darsi la zappa sui piedi con il suo comportamento e le sue dichiarazioni, appoggiate dalla società. I rapporti con il pubblico si sono definitivamente rotti e la squadra non ne ha più, non corre, non ha grinta ma soprattutto è tra le indiziate per la retrocessioni in serie B. Non si capisce proprio perchè l'Udinese non lo abbia lasciato andare in Arabia o Thailandia ad allenare, campionati sicuramente a sua misura. Il Torino non ha fatto nulla di che, ci ha messo grinta, determinazione, arrivando sempre prima sul pallone, l'Udinese invece è rimasta a guardare, non riuscendo mai a preoccupare il portiere Milinkovic-Savic, non facendo mai un tiro nello specchio della porta. Eppure

L'Udinese non può più permettersi di gettare punti al Friuli davanti ai propri tifosi

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L'Udinese non può più permettersi di gettare punti al Friuli davanti ai propri tifosi, ma deve cercare di allungare sulle dirette concorrenti per la lotta alla salvezza. In quest'ottica i tre punti contro il Torino sono necessari e fondamentali. Il supporto del pubblico, come sempre, non si farà mancare e dopo la vittoria esterna contro la Lazio, ci sarà l'entusiasmo giusto per affrontare la partita contro i granata. Senza pressioni. Il Torino di Juric è una squadra ostica, che gioca sporco e che può contare su un attacco pericoloso, guidato dall'ex Duvan Zapata. Un'altro ex vorrà farsi rimpiangere, Adam Masina. Rimasto fuori a lungo per infortunio, una volta recuperato non è mai stato utilizzato con continuità, adesso invece con Juric, è in pianta stabile nella formazione titolare. Starà ai bianconeri limitare gli ex e il Torino e cercare di portare a casa i tre punti, principalmente per evitare di ricadere nella zona calda e portare un po' di tranquillità in t

L'Udinese batte la Lazio. Preghiere ascoltate

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Il dio del pallone ha accolto le preghiere dei tifosi bianconeri, preoccupati per una trasferta che alla vigilia, in caso di sconfitta, avrebbe potuto portare sconquassi: possibile esonero di Cioffi, contestazione, disagio e preoccupazione per una posizione di classifica sempre più pericolosa. Ma nonostante questo, erano in tanti ad aspettarsi la vittoria all'Olimpico contro la Lazio, vuoi per il periodo negativo che sta attraversando la squadra di Sarri, vuoi per una profonda e sconfinata fiducia verso i bianconeri nonostante la posizione in classifica e le poche vittorie in campionato, vuoi perchè certe cose si sentono e basta. Sta di fatto che ancora una volta l'Udinese trova al momento giusto una vittoria miracolosa fuori casa, come contro Milan e Juventus. Ora però si tratta veramente di non sciupare questa nuova bella vittoria esterna, perdendo punti in casa o scialacquandone altri con le dirette concorrenti per non retrocedere. Ora più che mai è arrivato il momento di da

Lazio-Udinese: che il ciel ci aiuti!

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Dopo i risultati delle dirette concorrenti per la lotta alla salvezza, l'Udinese si trova terzultima a pari merito con il Frosinone dovendo disputare questa sera il posticipo della 28esima giornata all'Olimpico di Roma contro la Lazio. Se la voce preminente che gira in testa dice che l'Udinese non avrà scampo contro la squadra di Sarri, quella che sale dal cuore sussurra una fievole speranza di crederci sempre, perchè in fin dei conti le partite vanno prima giocate, poi si vedrà. Di certo l'Udinese non arriva nei migliore dei modi a questa partita. Il pareggio interno contro la Salernitana ha pesato come un macigno su tutto l'ambiente e ancor di più dopo che i campani hanno preso 4 reti dal Cagliari. Poi è arrivata la vittoria del Sassuolo sul Frosinone e quella del Verona a Lecce, a dimostrazione che solo l'Udinese non riesce a vincere gli scontri diretti e nemmeno con le squadre che sono alla sua portata. Figuriamoci con la Lazio. Ma il calcio ci ha insegnato

Siamo sempre vicini alla squadra, voi però, non prendeteci in giro!

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Ancora una volta si chiede ai tifosi, al popolo bianconero, ai friulani, di stare vicino alla squadra. Mi chiedo: ma chi non è vicino alla squadra? Nessuno ovviamente, nemmeno il più critico dei critici, nemmeno il più incazzato degli incazzati. I tifosi vogliono bene all'Udinese sempre e comunque e in questi anni lo hanno sempre dimostrato. Ampiamente. Ma i tifosi si stanno anche stufando e ne hanno tutto il diritto. Nell'ennesimo momento delicato si chiede al popolo bianconero di stringersi attorno alla squadra, ma la squadra, la società, la proprietà, Gino Pozzo si stringono attorno ai tifosi? No! Fanno qualcosa per i tifosi? No! Solo delusioni su delusioni. La società è sempre più lontana, assente, basta vedere in questi giorni con l'Udinese ripiombata in piena zona retrocessione. Non sanno nemmeno loro cosa fare, cosa dire. E di certo non sarà Gino Pozzo a spiegare, a rassicurare, a dire le cose come vanno dette, a prendersi le responsabilità. Con lui i tifosi non hann

L'Udinese? La peggior squadra fin qua vista in serie A

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Eppure c'è ancora chi dice il contrario e ne tesse le lodi. Forse fin qui hanno visto un altro campionato. E' una squadra fisica, dicono gli altri. Forse per farci illudere o per crearsi gli stimoli giusti quando c'è da affrontare l'Udinese, che poi sistematicamente non si fa nemmeno valere sotto quell'aspetto lì. Anzi, di sicuro è la squadra più lenta, prevedibile e meno aggressiva del campionato. Inutile portare ad esempio Salernitana, Empoli, Verona e tutte quelle che sono invischiate con noi in zona retrocessione, le ho viste giocare e se alcune hanno si dei limiti tecnici, abbondano di corsa, rapidità, grinta e tenacia e qualcuna riesce anche ad esprimere un buon gioco. Tutte caratteristiche che mancano completamente all'Udinese. Nemmeno quando gioca in casa. Tra le mura amiche lo spirito dovrebbe essere completamente diverso, anche per esaltare i propri tifosi, dovrebbe essere arrembante, alla continua ricerca del gol o quantomeno provarci, con un gioco vi

Gino, la passione è la nostra forza, non certo la tua!

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Passione? Cosa ne sai tu? Niente Sono dieci anni che allestisci formazioni mediocri, senza logica e senza senso e questo fa pensare che le tue tanto elogiate conoscenze e capacità in materia calcistica e tecnica sono in realtà una bolla d'aria. Il vero interesse sono le plusvalenze, il torna conto personale. I tifosi sono stufi di vedersi propinare ogni anno giocatori mediocri e non all'altezza per affrontare un campionato di serie A, che nel giro di poco tempo spariscono e dei quali nessuno avrà più memoria. Sai qual è la verità? Sei stato fortunato. Avresti dovuto retrocedere almeno già 5 volte in questi ultimi 10 campionati. La sorte e solo quella, è stata dalla tua parte. Non ti sei ancora reso conto che il calcio si evolve, cambia, che quello che era considerato un modello, l'Udinese di tuo papà, è stato preso ad esempio, copiato e superato. Tu invece sei rimasto fermo, ne compro 100 per lanciarne 6 di cui da 3 avrò le plusvalenze necessarie. Non funziona più così, le

Con la Juve un'illusione, con il Cagliari l'Udinese è quella solita. Forse peggio

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E meno male che per la classifica è arrivata quell'incredibile vittoria a Torino, altrimenti dopo questo pareggio contro il Cagliari ci sarebbe stata una sola cosa da fare, esonerare Cioffi. Si perchè anche oggi, al di là di un Thauvin in grazia di dio, si è visto ben poco. Solita Udinese lenta, prevedibile, con poche idee, soprattutto davanti. Ma quello che è sembrato mancare è stata la grinta, l'esuberanza nel portare avanti le azioni offensive, la velocità. Come contro il Monza. A parte l'eurogol di Zemura, primo in campionato con la maglia dell'Udinese e un'occasione di testa di Lucca, i bianconeri non hanno mai impensierito l'ex Scuffett. Giannetti dopo il gol alla Juve e l'ottima prestazione, con il Cagliari ha pagato un po' dazio, succede. La squadra però, in generale, dopo il gol del vantaggio si è un po' adagiata e nel secondo tempo è letteralmente sparita. A dare la mazzata finale ci ha pensato il solito Cioffi, con i suoi cambi, oramai ovv

Grazie ragazzi, con la Juve sarà sempre la vittoria più bella

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Nessuno se lo sarebbe aspettato. Pensato? Si sempre! Con chiunque. Ovvio. Ma vincere a Torino contro la Juve allo Stadium, non ha paragoni e vincere da sfavoriti, terzultimi in classifica con una crisi cronica di vittorie e gol, è storico e unico. Ci si aspettava la solita Juve, studio iniziale, pressione e gol sblocca-partita. Invece l'Udinese, dopo aver sofferto un po' nei primi minuti, ha piano piano preso le misure, giocando corta, con reparti vicini, pronta a chiudersi e a ripartire. Davanti Lucca fa reparto, Thauvin gli fa da spalla. A centrocampo, Lovric, Samardzic e Walace non sbagliano niente. Qualche pecca arriva ancora dalle fasce, Ehizibue e Zemura non brillano particolarmente, anche se l'olandese è sembra essere in recupero. L'innesto di Giannetti al centro della difesa ha portato esperienza, calma e determinazione. Questa volta non c'è stata rimonta, non c'è stata beffa finale, seppur di fronte c'era la seconda in classifica. L'Udinese marp

Caro Cioffi, non se ne può più di tutti quei passaggi all'indietro! Si gioca in avanti!

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Sembrava una prerogativa dell'Udinese di Sottil, ma anche con Cioffi questo maledetto vizio di fare tremila passaggi tra i difensori o appena il pallone oltrepassa la metà campo ritornare indietro, non è scomparso. E non cominciamo con le solite frasi del tipo il Monza era chiuso, ci aspettava, non c'erano varchi, erano tutti marcati. E allora? Bisogna correre di più, muoversi di più, far girare la palla più velocemente. Possibile che una squadra come l'Udinese che gioca in casa, lasciamo stare l'assenza di numerosi tifosi perchè anche quando ci sono tutti non vince lo stesso, che lotta per la salvezza, faccia un discreto primo tempo e poi sparisca nella ripresa? In un momento così importante siamo già senza birra? Contro un Monza che non ha fatto un tiro in porta? Che l'unica mossa nella seconda parte della partita da parte di Palladino è stato mettere Bondo a uomo su Thauvin bloccando così tutta l'Udinese? Non riuscendo più a fare un tiro in porta o a creare a

Udinese, quanta malinconia. Senza curva, senza vittoria, in zona retrocessione

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La prima cosa che viene in mente è: il Lecce vince 3 a 2 con la Fiorentina nei minuti di recupero, noi, non riusciamo a segnare al Monza che non ha mai passato la metà campo. La seconda è che il calcio è dei tifosi, senza di loro, perde la sua essenza. Senza la curva nord, lo stadio Friuli perde la sua anima. Si sapeva che quest'anno ci sarebbe stato da soffrire, bastava vedere la rosa della squadra, ma così non era certo prevedibile. L'Udinese rischia e anche grosso. Cioffi spiazza tutti inserendo dal primo minuto Thauvin alle spalle di Lucca e sposta Pereyra sulla destra. A farne le spese Fereira e Samardzic. In difesa c'è stato l'esordio di Giannetti dal primo minuto, un buon difensore che porterà sicuramente esperienza e grinta nei momenti che contano. Sul vento delle novità i bianconeri partono bene, impegnando più volte il portiere del Monza Di Gregorio, migliore in campo, ma non riuscendo mai a trovare il gol vittoria. Thauvin è la vera spina nel fianco, un gioca

Il 1° febbraio chiude il mercato:Udinese terzultima, a posto così?

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Giovedì 1 febbraio alle 20 chiude il calciomercato in Italia. Tra affari promessi, Samardzic al Napoli e affari interrotti, Perez sempre al Napoli, non sono mancate le clamorose sorprese, il tentativo della Juve per Pereyra. Ad un giorno dalla chiusura della finestra di mercato invernale, l'Udinese sta mantenendo fede alle sue abitudini, non cedere giocatori importanti a gennaio ma solamente sfoltimento della rosa per quei giocatori che non trovano spazio. L'unico acquisto annunciato ed effettuato da Balzaretti è stato quello del difensore argentino Giannetti, per rimpiazzare l'assenza di Bijol. Ci si domanda però, se nell'attuale posizione di classifica, terzultima, l'Udinese possa effettivamente considerarsi a posto così. Mai come quest'anno l'Udinese si è ritrovata con così pochi punti in classifica nel girone di andata e così vicina alla zona retrocessione. Forse questa volta era proprio il caso di fare qualcosa in più, di puntellare con un altro innesto