Samardzic:"Mi hanno ferito quei tifosi che mettevano in cattiva luce mio padre"


Lazar Samardzic ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di spogliatoio, ripercorrendo quanto accaduto nella sua breve carriera, passando dall'Hertha Berlino alle trattative con Barcellona,Milan e Inter:" Era agosto, ricordo bene, e non si leggeva d’altro.
Quando sono sorti i primi problemi, ho aperto il telefono e ho trovato tantissimi insulti.
Mi sono promesso immediatamente di guardare avanti, che avrei trasformato quelle offese in carica.
Mi hanno ferito quei tifosi che mettevano in cattiva luce mio padre, che lo insultavano dicendo che pensava soltanto ai soldi, che mi rovinava la carriera.
Niente che fosse più distante dalla realtà.
Ci siamo parlati molto in quei giorni.
Dopo tutto quel caos, mi sono guardato dentro e ho capito che non ho avuto alcun tipo di rimpianto per come’è andata la vicenda, di non essere andato all’Inter.
A 16 anni venne a bussare alla mia porta il Barcellona.
Era Patrick Kluivert, responsabile del settore giovanile.
Ci mostrò il piano di crescita e l’idea che avevano per me.
I miei genitori pensarono che ero troppo piccolo per partire e io ero d’accordo con loro.
Un anno dopo, ci provò il Milan.
Andai a Milanello su invito di Paolo Maldini.
Ci fecero visitare le strutture.
Anche quel giorno, ci dicemmo di non avere fretta.
Poco dopo, avrei esordito con l’Hertha Berlino e ogni weekend, andavo all’Olympiastadion per vedere la partita.
Mi piaceva molto andare allo stadio: quando scendevamo in Serbia, mi portavano sempre al Marakana per tifare la Stella Rossa.
Mio padre è un fan sfegatato.
Gli ho promesso che chiuderò la carriera lì.
Mi sono innamorato del loro tifo".

Commenti

Post popolari in questo blog

Incredibile: De Laurentis ha chiesto il rinvio di Udinese-Napoli

Samardzic libero a parametro zero se l'Udinese retrocede

Cannavaro:"Se i giocatori non capiscono la storia di questo club, deve farlo l'allenatore"