Milan, Maignan, Atalanta, porte chiuse con il Monza. O se ne esce o si sprofonda


Doveva arrivare una reazione a Bergamo, invece non c'è stata, o quantomeno è stata troppo breve, venti minuti del primo tempo, per poi sciogliersi come neve al sole.
L'effetto Maignan, la sconfitta in rimonta subita contro il Milan nei minuti finali, potrebbero aver lasciato più segni di quelli che si potevano immaginare.
Poi la squalifica per un turno dello stadio Friuli con il Monza, niente tifosi quindi, si giocherà a porte chiuse.
Ed infine la sconfitta contro l'Atalanta, soliti errori, solite disattenzioni, solito modulo, con la spiacevole sensazione però, che qualcosa non vada nello spogliatoio, che a Cioffi cominci a scappare la situazione di mano, tra scelte, esclusioni, mercato.
Dal suo arrivo l'Udinese ha fatto qualche gol in più, ha fatto qualche punto in più, ha migliorato in piccola parte il suo gioco, ma non è riuscita a togliersi dalla sabbie mobili della zona retrocessione, c'è dentro fino al collo.
La preoccupazione è che gli eventi dell'ultima settimana, possano riflettersi negativamente sulla squadra, causando un vero e proprio contraccolpo psicologico e nella situazione di continua rincorsa in cui si trova l'Udinese, questo non è affatto auspicabile, potrebbe essere pericolosissimo.
Con il Monza avremo la risposta, una partita, come diciamo da troppo tempo, da non sbagliare, da vincere assolutamente.
Cioffi continuerà a dire che la squadra c'è, che si è allenata bene, che va forte, come piace dire a lui, che ha voglia di rivalsa, per poi venire quasi sempre tutto vanificato dalla solita fragilità, mentale, tecnica, tattica.
O se ne esce o si sprofonda.




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