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Milan, Maignan, Atalanta, porte chiuse con il Monza. O se ne esce o si sprofonda

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Doveva arrivare una reazione a Bergamo, invece non c'è stata, o quantomeno è stata troppo breve, venti minuti del primo tempo, per poi sciogliersi come neve al sole. L'effetto Maignan, la sconfitta in rimonta subita contro il Milan nei minuti finali, potrebbero aver lasciato più segni di quelli che si potevano immaginare. Poi la squalifica per un turno dello stadio Friuli con il Monza, niente tifosi quindi, si giocherà a porte chiuse. Ed infine la sconfitta contro l'Atalanta, soliti errori, solite disattenzioni, solito modulo, con la spiacevole sensazione però, che qualcosa non vada nello spogliatoio, che a Cioffi cominci a scappare la situazione di mano, tra scelte, esclusioni, mercato. Dal suo arrivo l'Udinese ha fatto qualche gol in più, ha fatto qualche punto in più, ha migliorato in piccola parte il suo gioco, ma non è riuscita a togliersi dalla sabbie mobili della zona retrocessione, c'è dentro fino al collo. La preoccupazione è che gli eventi dell'ultima

Ma cosa ci fa ancora Cioffi sulla panchina dell'Udinese?

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Delusione. Ci si aspettava una reazione, viste anche le parole di Cioffi alla vigilia. Aveva detto di aver visto la squadra arrabbiata e vogliosa di rifarsi dopo la sconfitta contro il Milan al Friuli e la vicenda che ha riguardato Maignan. Invece si è vista un'Udinese spenta, senza la giusta cattiveria, senza la determinazione di chi ha bisogno di fare punti e con le solite distrazioni difensive, le solite leggerezze. L'Atalanta non ha fatto altro che approfittare degli errori dell'Udinese e poi controllare la partita, senza rischiare nulla, specialmente nel secondo tempo, quando la solita girandola dei cambi non hanno portato effetti positivi sulla gara. Seppur l'occasione per rimettere il risultato sull'uno a uno ci sia stata, Ebosele oltre a non essere un bomber si ritrova due ferri da stiro al posto dei piedi, i bianconeri hanno disputato una partita veramente scialba e Cioffi non è stato in grado di cambiarla. Finalmente non ha inserito Success, ma quei cambi

L'Udinese e i suoi tifosi pagano per tutti, milanisti, laziali, interisti, napoletani, veronesi...

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E ancora li chiamano cori. E' stata una persona, una sola e non è nemmeno quella che avrebbe causato l'abbandono dal campo di Maignan. Hanno fatto e stanno facendo di tutto per dare al mondo la risoluzione del problema razziale, e la stanno cercando a Udine, allo stadio Friuli, tra i friulani e i tifosi dell'Udinese. Quando addirittura in una indegna nota, il giudice sportivo, tramite il referto dell'arbitro e degli ispettori federali, ha scritto che " non sono state riportate, durante e dopo i fatti, e nonostante i 2 annunci al pubblico, chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori" , accusando i tifosi bianconeri di complicità, quando in realtà nessuno si era reso conto di niente, perchè udire gli insulti di uno e uno solo in mezzo a 25mila persone è quantomeno improbabile. Se dall'altoparlante invece di gracchiare e leggere il solito annuncio pre stampato sul comportamento da mantenere su

Affiancate un altro collaboratore a Cioffi, che gli faccia i cambi

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Ha il collaboratore per la parte tecnica, ha il collaboratore per la parte tattica, ha il collaboratore per la parte atletica, ha il collaboratore per la parte psicologica e ha il collaboratore per i calci piazzati. Beh, forse è il caso di affiancargli anche un collaboratore per i cambi durante la partita. Se l'ingresso di Thauvin è stato azzeccato, visto lo stato di forma del francese, non si può certo dire altrettanto di Ehizibue, Success e Zarraga. Se i pericoli arrivavano dalla sinistra già nel primo tempo, con l'ingresso di Ehizibue sono centuplicati. Mai in aiuto di Ferreira, mai un recupero, mai un raddoppio. Non è un caso che il gol del vantaggio rossonero e quello del pareggio sono arrivati da quella parte. Offensivo e irriverente è invece stato l'ingresso di Success. Non si capisce l'insistenza di Cioffi nel metterlo in campo. Uno che entra in campo camminando, che ha i tempi di reazione di una lumaca, che gioca da fermo, che passeggia, ma soprattutto che non

Udinese bene fino al raddoppio, poi Cioffi la perde con i cambi. Il suo marchio di fabbrica

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Beffa. L'ennesima. Oltretutto dopo una partita giocata bene per oltre sessanta minuti. A questa squadra mancano la cattiveria, la grinta, la furbizia e l'esperienza per tenersi stretto il risultato. Forse nei minuti finali si fa sentire la paura invece della voglia di farcela a tutti i costi. Il Milan non ha meritato i tre punti, eppure se ne ritorna a casa con una vittoria che racconteranno esaltante, per quei due gol arrivati nel finali da parte dei due nuovi entrati, Jovic e Okafor, che hanno ribaltato il risultato. Ciò che non potrà dire l'Udinese e i suoi tifosi quando in campo sono entrati Ehizibue, non ancora in condizione, e Success, l'inutilità fatta a persona. Svogliato, lento, fermo, sempre a terra, o fa fallo o si fa fare fallo, ma soprattutto irrilevante sotto la voce marcatori. Se l'uscita dal campo di Pereyra ha sorpreso ma tutto sommato ci poteva stare, l'argentino non era al meglio e poi Thauvin è stato protagonista con la seconda rete, inspiega

Quando passiamo in vantaggio, non riusciamo ancora a tenere il risultato. Perchè?

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E' veramente strana questa cosa e fa pensare. Nell'ultimo periodo non si può certo dire che l'Udinese non segni. Non siamo una squadra che mantiene il possesso palla ok, anzi, giochiamo chiusi e cerchiamo di ripartire ed ultimamente sta funziona abbastanza bene. Allora perchè ancora tutti questi gol subiti? Perchè non riusciamo mai a chiudere le partite? Perchè non riusciamo a tenerci stretto il risultato quando andiamo in vantaggio? E' la testa! Troppa disattenzione, troppi errori individuali, che siano di posizione, di interventi fuori tempo, di errata valutazione. Sono passati ormai mesi, eppure non riusciamo a migliorare quel tanto che basti per inanellare una serie di vittorie che ci consentano di uscire dalla zona retrocessione. Ma la cosa più incredibile è che veniamo puniti al minimo errore, molte volte oltre il nostro demerito. Ma forse qualcosa sta cambiando, il palo di Bonaventura in altre occasioni sarebbe stato gol, sarebbe stata l'ennesima sconfitta, s

A Firenze un pareggio che va stretto. Success non deve giocare mai più

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Non c'è niente da fare, non ci gira mai bene. Non è questione di appellarsi a fortuna o sfortuna, è che proprio veniamo puniti sempre più del dovuto. Una partita dominata su un campo da sempre ostico per i nostri colori e dispiace che l'Udinese non sia riuscita a vincere questa partita, perchè lo avrebbe meritato. Un primo primo tempo che poteva vedere l'Udinese in vantaggio di almeno tre reti, un secondo dove la Fiorentina con due tiri in porta stava per beffarci con il solito Terracciano migliore in campo per la viola. Purtroppo ancora una volta le disattenzioni la poca concentrazione hanno fatto la differenza. Faraoni che solo solo può crossare dalla tre quarti tranquillamente prendendo la mira e Beltran che segna anticipando Perez in clamoroso ritardo. E poi il fallo di mano di Ferreira in area. Situazioni che si ripetono e che portano via punti. Cioffi ha imbrigliato bene la Fiorentina, c'è da chiedersi come abbia potuto togliere Lucca per mettere ancora una volta

Si può vendere Samardzic e Perez. Anche Lovric. L'importante è chi arriva dopo!

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Tutti utili, nessuno indispensabile, disse il saggio. Tranne i fenomeni, quelli no, quelli sono indispensabili. Ma visto che l'Udinese all'interno della sua rosa non dispone di fenomeni, può tranquillamente cedere chiunque. Certo, sarebbe una svolta, anzi, un credo, quello dell'Udinese e di Pozzo di non vendere a gennaio, che verrebbe meno. Siamo però sicuri che Balzaretti & company non smantelleranno la squadra, anche perchè la difficile situazione di classifica non lo permetterebbe. Ma nel calcio tutto è possibile se le soluzioni, le alternative, sono valide o meglio ancora, superiori alle precedenti. Samardzic interromperebbe il suo processo di crescita all'Udinese ma non lascerebbe un vuoto incolmabile. Dicesi altrettanto di Perez ed eventualmente di Lovric. Sarà invece importante chi arriverà per sostituirli. L'Udinese in questo momento ha bisogno di giocatori che migliorino la squadra, che alzino il livello tecnico e che arrivino a Udine con gli occhi dell

Se le cose non cambiano sarà un girone di ritorno d'inferno

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Ormai si è arrivati ad un punto in cui ti devi giocare tutto per recuperare un risultato quando sei sotto. 3-4-3, 4-2-4 , 3-2-5, le devi provare tutte, specialmente in casa. Ti devi inventare qualcosa, sempre. Ci sono momenti in cui il modulo, la strategia, quello che hai pensato e preparato in allenamento vanno a farsi fottere.  Ciò che conta è recuperare, fare punti. In qualsiasi modo. Ecco, forse manca un po' di imprevedibilità, un po' di fantasia, di sovvertire tutto con mosse che non avresti immaginato. Magari mettendoci anche un po' di disperazione. Certo, bisogna anche avere i giocatori che ti seguano, che siano stimolati, che capiscano la situazione ed il momento e questo, a parte Pereyra e Wallace, agli altri manca. La Lazio ha vinto si con due tiri in porta ma ha corso di più, era più veloce, specialmente in mezzo al campo e non per ultimo, aveva giocatori di qualità superiore rispetto all'Udinese. E allora se perdi quelle caratteristiche che ti rimangono, agg

Cioffi sbaglia tutto,formazione,cambi e la Lazio passa facile.

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Contro la Lazio non si è vista l'Udinese gagliarda ammirata contro il Bologna, i bianconeri falliscono la prova di maturità, quella di vincere due partita di fila e di mantenere alto il livello di concentrazione e determinazione. Prova di maturità fallita anche da Cioffi. Il tecnico bianconero presenta dal primo minuto Masina, sembrava un veterano, sulla fascia sinistra al posto di Kamara e a partita in corso non si accorge che il centrocampo bianconero non è in giornata, almeno due sue tre. Se Wallace ha fatto il possibile per arginare, Lovric e soprattutto Payero, hanno steccato di brutto. Uno è stato sostituito tardivamente, Lovric, l'artro invece è rimasto in campo fino alla fine. Poi la perla finale, Success subentrato a Lucca. Il nigeriano ha giocato praticamente da fermo tutto il tempo che è rimasto in campo, inoltre ha perso palla in occasione del raddoppio della Lazio. Ormai l'hanno capito tutti, il suo ingresso in campo non serve a nulla se non a far guerra con i

Ma che calcio è questo dove il Napoli attende Samardzic come un messia?

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Ognuno con i propri soldi fa ciò che gli pare ed è una sacrosanta verità. Il calcio di oggi però è pura illusione, sopravvalutazione ed esagerazione. Si vedono giocatori forti ovunque, si spendono e sperperano soldi più del dovuto, si giudicano i calciatori con il prosciutto davanti agli occhi. Ciò che conta è l'esagerazione. Basta un gol, un gesto tecnico estemporaneo ed ecco che tutti sono fenomeni, tutti sono campioni, tutti sono da ricoprire di soldi. De Laurentiis, deluso dal fallimento del suo Napoli in questo campionato, dopo l'ingaggio di Garcia al posto di Spalletti, quello di Mazzarri al posto del francese e dell'attuale ottavo posto in classifica, cerca in qualche modo di farsi perdonare dalla piazza, decidendo che il colpo dell'anno, quello che ridarà entusiasmo ai tifosi e probabilmente risolleverà le sorti della squadra, deve avere un nome solo: Lazar Samardzic. Il serbo è sicuramente un buon giocatore, disputerà sicuramente delle buone partite, farà una c

Questa è l'Udinese che vogliamo!

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E anche quella paura di essere rimontati è stata scacciata. Diciamocelo, anche sul tre a zero, seppur la partita sembrava chiusa e in pugno, quel pensiero continuava a girare in testa. Non a caso le ovazioni e gli applausi per ogni intervento di Okoye ne erano la dimostrazione, non solo incoraggiamento e fiducia per l'esordio in campionato. Una brutta sensazione,quella della remuntada, che fortunatamente è svanita, grazie ad una prestazione superlativa della squadra, ma anche dei singoli. Tra tutti ha impressionato Payero, la sua forza, i suoi inserimenti palla al piede, i suoi recuperi, hanno spaccato il centrocampo del Bologna. Finalmente si è visto il cuore,l'anima di questa squadra,la compattezza e probabilmente,anzi sicuramente, la voglia di riscatto davanti ai propri tifosi che da troppo tempo non vedevano vincere l'Udinese al Friuli. E' stata una vittoria di tutti, squadra e pubblico, i tifosi hanno sostenuto e accompagnato i bianconeri per 90 e passa minuti, i g

L'Udinese schianta il Bologna. Finalmente si fa festa!

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Il Bologna ci ha capito ben poco. L'Udinese ha giocato accorta,ha chiuso gli spazi ed ha saputo ripartire facendo malissimo alla squadra di Motta, arrivata allo Stadio Friuli come quarta in classifica,con il vento in poppa e con 4.000 supporters al seguito. E probabilmente un po' presuntuosa. I bianconeri non hanno mollato un momento, correndo su tutti i palloni,non mollando mai,nemmeno un centimetro. Sono stati padroni del campo. Non c'è tempo per i rimpianti, per i se e per i ma, oggi bisogna fare festa e fare i complimenti ad una squadra che ha voluto e cercato questa vittoria. Tre gol sono tanti e tutti di ottima fattura e questa volta non sono stati rimontati. Okoye al suo esordio in serie A si è dimostrato sicuro ed affidabile in quelle poche volte che il Bologna lo ha impegnato, Kamara ha finalmente sfoderato una prestazione importante, Lovric ha giocato a tutto campo, Payero è stato mostruoso per forza,inserimento e conclusioni a rete, Walace non ha perso un pallone

E' vero ci manca fortuna,ma anche gioco e qualità

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Inutile negarlo, la fortuna ci sta voltando le spalle, anche se poi sono sempre gli errori individuali quelli che ogni volta ci negano i tre punti. Sia con Cioffi che con Sottil. Il mister toscano aveva promesso che non avremmo più visto giocare bassa l'Udinese come contro l'Inter,invece contro il Torino si è visto lo stesso atteggiamento tattico, lasciando il pallino del gioco ed il possesso palla ai granata, cercando più di far ombra alla squadra di Juric che provare ad attaccarla. Troppo poco per poter pensare di vincere con un tiro in porta all'80esimo, anche se ci avevamo sperato. Se i tre della difesa sono stati bravi e attenti a tenere a bada gli attaccanti del Torino, senza sbavature ed errori, di certo non si può dire altrettanto di Silvestri, ormai veramente un oggetto misterioso, un portiere che non da più garanzie di sicurezza. Samardzic a Torino è sembrato di passaggio, mai in partita, mai incisivo, mai nel cuore del gioco, sembra di nuovo essersi perso nei mea

Troppo poco per poter pensare di vincere,anche se ci abbiamo creduto

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Partiamo subito dicendo una cosa, l'Udinese è stata inesistente per ottanta minuti, ha aspettato bassa il Torino ma senza mai aver il coraggio,la voglia, la grinta di ripartire, addormentando spesso la partita. Gli esterni ancora una volta hanno fatto poco, si veloci ma con enormi lacune tecniche. Lovric mai particolarmente propositivo e Samardzic, mai entrato in partita,sembrava pensare ad altro. Bene la difesa che ha retto il duo Sanabria-Zapata con un Ferreira migliore in campo e determinante con il suo inserimento per il gol del vantaggio di Zarraga.  Lo spagnolo stava per regalare una clamorosa vittoria,forse immeritata, ma è stato bravissimo ad entrare in partita con il piglio giusto, cancellando, in parte, l'errore contro la Juventus alla prima giornata che gli è costata l'esclusione fino a domenica scorsa. E poi, ancora una volta, c'è Silvestri protagonista sul gol subito. Siamo d'accordo che quello di Ilic è stato un gol fortunoso, ma la posizione di Silves

Tu crossala in area,che poi ci pensa Lucca!

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A rivedere il gol di Lorenzo Lucca contro il Sassuolo,quello che ha sbloccato la partita e portato momentaneamente l'Udinese in vantaggio per uno a zero, si resta nell'ordine,meravigliati,sbalorditi,affascinati,e poi felici. Perchè la palla entra in porta. Certo, l'azione e l'assist di Pereyra sono straordinari, ma quello che fa poi l'attaccante bianconero,approfittando ovviamente della sua statura, è qualcosa di eccezionale. Con il difensore Ferrari del Sassuolo che lo trattiene e si aggrappa in tutte le maniere pur di non farlo saltare, alla fine anche riuscendoci,non può però far nulla sulla forza straripante del nuovo bomber bianconero, che solo alzando la testa, direziona la palla alle spalle di Consigli. Un gran gol. Ma non solo, una gran voglia di fare gol! Come contro il Verona, Lucca ha dimostrato le sue grandi doti aeree, ma anche sotto porta con i piedi, si è fatto trovare pronto. Bisogna insistere su questo ragazzo, cercando di metterlo nelle condizioni

Udinese,fai piangere

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Cose dell'altro mondo.  La speranza è che non ci sia un disegno più grande, che vuole l'Udinese in B, perchè quello che è accaduto allo Stadio Friuli contro il Sassuolo ha dell'incredibile. Un primo tempo che avrebbe potuto conciliare il sonno anche al più problematico insonne, non un tiro in porta, non una azione pericolosa, niente di niente. Al Sassuolo un pari stava più che bene e non ha mai preoccupato la retroguardia bianconera. Poi l'episodio che ha sbloccato la partita, Pereyra lascia sul posto due giocatori del Sassuolo con una finta e pennella al centro un cross che Lucca trasforma in rete nonostante la trattenuta di un difensore. L'attaccante toscano ha giocato una buona partita e se gli arrivassero più spesso palloni così, segnerebbe certamente ancor di più. Purtroppo però l'Udinese si ritrova sulle fasce due giocatori veramente scarsi, sono finiti i tempi di Bachini,Basta o Helveg, un pallone dalle fasce non arriva più, come non arriva dai centrocamp

Adesso basta, bisogna vincere! Vogliamo vedere il Cuore

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Cinque sconfitte,nove pareggi,una vittoria. U-N-A   V-I-T-T-O-R-I-A!! Adesso basta, bisogna vincere. Domenica contro il Sassuolo, non esistono alibi,non esistono infortuni,non esistono disattenzioni,non esistono paure, non esistono moduli. Solo cuore e determinazione e mai mollare fino al 100' minuto e anche oltre se dovesse essere necessario. Non importa come, l'importante è prendersi i tre punti.  Questa volta non ci sono alternative. Si parla tanto di modulo, di difesa a tre intoccabile perchè da 30 anni l'Udinese gioca così, ma vi ricordo che 'Udinese giocava anche con tre punte!! e l'anno in cui con Guidolin si è passati al 3-5-1-1 è perchè c'erano due fenomeni come Sanchez e Di Natale che facevano sfracelli!! Il Cagliari ha ribaltato il risultato nel finale contro il Sassuolo schierando 4 punte più due mezzali, ma soprattutto mettendo in campo il C uore, si, quello con la C maiuscola, ed è stato premiato. Ecco, domenica con il Sassuolo, vorremmo vedere an

La verità è che è un'Udinese mediocre

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La cosa buffa o se vogliamo meglio dire quella che ti fa girare gli zebedei è che a fine partita tutti fanno i complimenti all'Udinese, dicendo che ha dei valori e che non merita la classifica che ha. Ma non è così, l'Udinese merita la classifica che occupa, come ha meritato tutte quelle degli ultimi 10 anni, correndo il rischio retrocessione in più di una occasione. E quest'anno sarà uguale. Purtroppo i risultati non arrivano,chiamatela sfortuna, chiamatela disattenzione,chiamatela infortuni,chiamatela come vi pare, ma la verità è che va chiamata con il proprio nome,mediocrità. Tutte le formazioni degli ultimi anni sono state costruite sulla mediocrità e solo alcuni giocatori sono riusciti ad emergere, De Paul,Molina,Musso i primi che vengono in mente, il resto hanno dimostrato di valere quello che meritavano e la posizione di classifica conseguente. Vogliono farci passare l'idea che è una rosa di qualità, come ormai accade da diversi anni, ma poi il campo,unico giudic

Questa Udinese è troppo fragile.Effetto Cioffi già finito?

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Era difficile, si sapeva. Se arrivi da una partita dove ne prendi tre in casa dal Verona negandoti una vittoria, pensare di portare via punti a San Siro era obiettivamente difficile. L'Udinese ha retto poco più di mezzora, poi, al primo errore, il rigore causato da Perez su Lauraro, è crollata. Eppure in quei 35 minuti, i bianconeri, dopo una partenza sull'acceleratore da parte dell'Inter, era riuscita a creare due buone occasioni, entrambe con Pereyra. Ma quel rigore ha avuto un contraccolpo psicologico devastante tanto che i nerazzurri nel giro di altri 8 minuti hanno prima raddoppiato e poi triplicato, con Dimarco e Thuram. Ci sta perdere a Milano, ci sta andare sotto di un gol, ci sta perdere con la prima in classifica, ma sparire dal campo no. Lasciare spazi enormi, Ebosele non conosce ancora la tattica difensiva, quando sei in svantaggio, no. Ormai anche Silvestri non ispira più fiducia, ha salvato due occasioni ma ogni uscita è un pericolo. Questa Udinese è troppo fr