Udinese bene fino al raddoppio, poi Cioffi la perde con i cambi. Il suo marchio di fabbrica


Beffa. L'ennesima.
Oltretutto dopo una partita giocata bene per oltre sessanta minuti.
A questa squadra mancano la cattiveria, la grinta, la furbizia e l'esperienza per tenersi stretto il risultato.
Forse nei minuti finali si fa sentire la paura invece della voglia di farcela a tutti i costi.
Il Milan non ha meritato i tre punti, eppure se ne ritorna a casa con una vittoria che racconteranno esaltante, per quei due gol arrivati nel finali da parte dei due nuovi entrati, Jovic e Okafor, che hanno ribaltato il risultato.
Ciò che non potrà dire l'Udinese e i suoi tifosi quando in campo sono entrati Ehizibue, non ancora in condizione, e Success, l'inutilità fatta a persona.
Svogliato, lento, fermo, sempre a terra, o fa fallo o si fa fare fallo, ma soprattutto irrilevante sotto la voce marcatori.
Se l'uscita dal campo di Pereyra ha sorpreso ma tutto sommato ci poteva stare, l'argentino non era al meglio e poi Thauvin è stato protagonista con la seconda rete, inspiegabile invece è stato il cambio di Samardzic, fino a quel momento uno dei migliori, come Lucca, bravo a fare sportellate con i difensori del Milan, a proteggere palla e a far salire la squadra.
Non c'è niente da fare, quella di sbagliare i cambi è un marchio di fabbrica di Cioffi, speriamo che alla lunga, questa incapacità di leggere le sostituzioni, non ci faccia perdere ulteriori punti.

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