L'Udinese e i suoi tifosi pagano per tutti, milanisti, laziali, interisti, napoletani, veronesi...

E ancora li chiamano cori.
E' stata una persona, una sola e non è nemmeno quella che avrebbe causato l'abbandono dal campo di Maignan.
Hanno fatto e stanno facendo di tutto per dare al mondo la risoluzione del problema razziale, e la stanno cercando a Udine, allo stadio Friuli, tra i friulani e i tifosi dell'Udinese.
Quando addirittura in una indegna nota, il giudice sportivo, tramite il referto dell'arbitro e degli ispettori federali, ha scritto che "non sono state riportate, durante e dopo i fatti, e nonostante i 2 annunci al pubblico, chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori", accusando i tifosi bianconeri di complicità, quando in realtà nessuno si era reso conto di niente, perchè udire gli insulti di uno e uno solo in mezzo a 25mila persone è quantomeno improbabile.
Se dall'altoparlante invece di gracchiare e leggere il solito annuncio pre stampato sul comportamento da mantenere sugli spalti avessero spiegato che Maignan aveva lasciato il campo per aver subito insulti razziali, sarebbe stato diverso.
Maignan è stato successivamente fischiato (nessun coro), perchè nessuno aveva capito cosa realmente fosse successo.
L'Italia voleva giustizia e pene esemplari, l'Europa voleva giustizia e pene esemplari, il mondo voleva giustizia e pene esemplari.
Sono stati accontentati, il colpevole ha pagato. 

Daspo per 5 anni e bandito a vita dallo stadio Friuli.
Purtroppo hanno pagato anche l'Udinese, i suoi tifosi e tutti i friulani, macchiati soprattutto dall'onta del razzismo.

Inaccettabile.
Hanno pagato per tutti, per milanisti, interisti, laziali, napoletani, romanisti, atalantini, veronesi, salernitani, fiorentini, bolognesi e tutte le altre tifoserie, per gli insulti che si sono sentiti in passato in tutti gli stadi e probabilmente per quelli futuri.
Non ci scalfirete, noi friulani ci risolleveremo, come abbiamo sempre fatto.