L'Udinese non va oltre il pari con il Sassuolo. Anche perchè di più non sa fare


Anche alla vigilia di questa partita si è sentito dire che l'Udinese non ha nulla a che fare con la classifica attuale, che i mezzi tecnici e i giocatori ci sono, che la posizione dovrebbe essere ben altra.
Poi giochi contro il Sassuolo e ancora una volta ti rendi conto che invece quella attuale è proprio la classifica giusta per l'Udinese.
Più volte è stata sottolineata la difficoltà tecnica e tattica della squadra e l'arrivo di Cioffi non ha certo portato miglioramenti sotto questo punto di vista, anzi.
Squadra lenta e senza gioco che ad oggi può contare su due o tre elementi, sperando reggano fino a fine campionato.
Con il Sassuolo l'Udinese ha perso l'occasione di staccare ulteriormente gli emiliani e il Frosinone, terzultimo.
Ma solo una squadra vera e di qualità avrebbe potuto vincere questa partita.
Eppure le occasioni le ha avute, specialmente nel primo tempo, con Lovric per ben due volte protagonista, una anche ad inizio ripresa, ma come spesso già capitato, ha rischiato di buttare via tutto, quando Defrel, lanciato in contropiede, realizza il gol del vantaggio per il Sassuolo a pochi minuti dalla sosta.
Ci hanno pensato Thauvin e Pereyra, una spanna sopra al resto della rosa, a confezionare il gol del pareggio pochi minuti dopo.
Un fraseggio di alta scuola, per pochi.
Fino a quel momento, comunque, a parte le occasioni sprecate da Lovric, l'Udinese non ha certo brillato per il gioco espresso.
Il secondo tempo ne è stato la logica conseguenza, il nulla, anche perchè di più non sanno fare, non ci riescono.
Rimane un punto, la classifica immutata e una partita in meno. Ora otto.
Il distacco è ancora troppo breve dalla terzultima e il rischio di retrocedere ce lo porteremo fino all'ultima giornata.








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